Fideiussione bancaria: cosa sapere prima di firmare una fideiussione

fideiussione bancaria: cosa sapere prima della firma. Persone che leggono i documenti della fideiussione
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La fideiussione è un contratto di garanzia dove il garante assicura al beneficiario il pagamento dei debiti del contraente qualora quest’ultimo non fosse in grado o non avesse i requisiti per saldare quanto dovuto.

Ma cosa sapere prima di firmare una fidejussione bancaria? Quali sono le valutazioni da fare se siete contraente (debitore), garante (fideiussore) o beneficiario? Scopriamolo insieme, vediamo come funziona la fideiussione bancaria a seconda del ruolo che ha la persona nel contratto di garanzia.

Il punto di vista del contraente

Il contraente è un soggetto (fisico o giuridico) che non offre sufficienti garanzie e per effettuare un acquisto o offrire un servizio ha bisogno di qualcuno che garantisca per lui, nel caso non riuscisse a rispettare autonomamente i suoi oneri.

Innanzitutto è bene ricordare che dal punto di vista strettamente giuridico il debitore non è parte attiva del contratto, i due soggetti che prendono parte alla stipula della fideiussione sono il garante e il beneficiario.

Facciamo due esempi, tra i più comuni ma profondamente diversi tra loro: il contraente potrebbe essere un lavoratore autonomo che vuole ottenere un mutuo, oppure un’azienda che vuole garantire all’ente pubblico la copertura dei servizi che offrirà qualora dovesse vincere la gara d’appalto.

Nel primo esempio il contraente dovrà rivolgersi a un garante che abbia un patrimonio solido, molto spesso è uno dei genitori a fare da fideiussore in favore della banca che erogherà il mutuo. Quindi qui il fideiussore è una persona fisica. In questi casi il beneficiario è quasi sempre una banca: il fideiussore vedrà qui congelato parte o tutto il suo patrimonio a garanzia della banca che emette il mutuo o il prestito.

Nel secondo caso l’azienda o la ditta che vuole ottenere una polizza fideiussoria per partecipare a un bando pubblico, con ogni probabilità si rivolgerà a una banca o più spesso a un’agenzia assicurativa. In questo caso il fideiussore sarebbe un istituto di credito.

Bisogna tenere conto anche del pagamento del servizio. Banche e agenzie assicurative (in modo diverso tra loro), chiedono il pagamento del servizio per essere vostri fideiussori e ovviamente valutano a loro volta la vostra solidità in modo da capire il rischio dell’operazione.

Il garante infatti non è un benefattore, una volta erogato quanto richiesto si rivale sul debitore per recuperare capitali.

Il contratto potrebbe anche essere rescisso per inadempimenti del debitore nei riguardi del fideiussore. Ad esempio se il vostro fideiussore è un’agenzia assicurativa, che chiede il pagamento di un “premio” in denaro per il servizio di fideiussione, potrà venire meno ai suoi obblighi qualora il debitore non versi la cifra concordata.

Il contraente dovrà quindi analizzare con cura la propria situazione per scegliere qual è il fideiussore più adatto alle proprie esigenze.

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Il punto di vista del fideiussore

Il fideiussore è il garante del contratto di fideiussione bancaria. Ovvero il soggetto che garantisce i pagamenti al beneficiario nel momento in cui il debitore ha difficoltà a saldare quanto dovuto. Il fideiussore può anche garantire la corretta esecuzione di un servizio, come nel precedente esempio dell’azienda che vuole partecipare al bando pubblico.

Quando il beneficiario di un contratto è una banca, questa valuterà la solidità economica del fideiussore, se persona fisica saranno visti molto positivamente i beni immobiliari, specie se in aggiunta alla prima casa.

Sarà esaminato anche il reddito e gli introiti mensili. Se il fideiussore è in grado di far fronte mese per mese ai pagamenti del debitore, la banca si sentirà tutelata quasi al 100% da possibili insolvenze.

Per questi motivi ne deriva che un fideiussore già impegnato, risulterà poco appetibile per effettuare un secondo contratto. Tornando all’esempio del mutuo, un padre di famiglia che ha già impegnato la propria casa per il primo figlio, volendo essere fideiussore anche del secondo figlio, avrebbe ben poco da offrire. La banca difficilmente lo accetterebbe come fideiussore.

Le formule in cui può essere impegnato il fideiussore possono essere molte, le principali fideiussioni bancarie sono:

  • fideiussione omnibus: il fideiussore si impegna a saldare tutti i debiti presenti e futuri del debitore, è necessario concordare un tetto massimo.
  • fideiussione solidale: il fideiussore si impegna a pagare fino all’intero ammontare del debito iniziale concordato.
  • fideiussione con beneficio d’escussione: il fideiussore si impegna a pagare la somma restante dopo l’escussione del debitore garantito. Il beneficiario otterrà dal fideiussore la cifra restante.
  • fideiussione pro-quota: il debito è diviso tra più fideiussori, quando uno di loro viene meno gli altri dovremmo dividersi anche la parte mancante.

La fideiussione può anche essere rescissa. Il garante è impegnato nel contratto per l’intera durata della fideiussione, tuttavia, prendendo come esempio la fideiussione bancaria con formula omnibus, il garante inviando una lettera raccomandata alla banca, può considerarsi esonerato dal contratto dal momento in cui l’istituto di credito riceve la lettera.

Da qual momento in poi a seconda della forza economica del debitore, la banca deciderà se annullare o meno il prestito concesso al debitore. Detto ciò il fideiussore non è totalmente al sicuro. Dovrà infatti saldare comunque tutti i debiti del contraente fino alla data della ricezione della lettera. Il fideiussore è escluso solo per i debiti contratti successivamente.

In taluni casi, è possibile che il fideiussore sia contattato direttamente, senza interpellare prima il debitore, specie se quest’ultimo è conosciuto come cattivo pagatore.

Quindi la regola resta quella di riflettere bene prima se e come accettare determinate clausole e considerare con cura la cifra per cui impegnarsi.

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Il punto di vista del beneficiario

Il beneficiario è il soggetto che riceve la fideiussione. Solitamente è una banca, un’ente, difficilmente una persona fisica.

Il beneficiario vuole assicurarsi che un certo servizio venga espletato. Ad esempio gli enti che bandiscono appalti pubblici vogliono da parte dell’azienda vincitrice la certezza che determinati lavori siano eseguiti come pattuito.

Il beneficiario in altri casi vuole assicurarsi di ricevere il prestito garantito e i dovuti interessi. Ad esempio una banca che elargisce una somma di denaro in prestito.

Il beneficiario è il soggetto che nel contratto fideiussorio ha il coltello dalla parte del manico, quello che in ogni caso avrà il proprio credito restituito, a patto di prestare la dovuta attenzione!

Ad esempio: un locatore (beneficiario) che chiede all’affittuario (contraente) una fideiussione come forma di garanzia per il pagamento delle mensilità, dovrà sapere che se il potenziale inquilino gli proporrà come suo fideiussore un’agenzia assicurativa, il contratto potrebbe non essere dei più sicuri.

Infatti, come esposto in precedenza, il mancato pagamento del “premio” in denaro in favore dell’agenzia assicurativa, significa liberare quest’ultima dagli obblighi contrattuali, lasciando il locatore senza garanzie.

Fideiussione bancaria cos’è: scopri la definizione, leggi il significato nell’approfondimento


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