Interpretazione del Nuovo Codice degli Appalti e la Circolare del Ministero delle Infrastrutture
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, collaborando con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha recentemente pubblicato una circolare interpretativa essenziale sull’articolo 50 del nuovo Codice degli Appalti. Questa circolare fornisce chiarimenti sulle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, enfatizzando l’importanza della conformità ai principi e alle regole dell’Unione Europea, in particolare alla Direttiva 2014/24/UE.
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L’articolo 50 del nuovo Codice degli Appalti del 2023 stabilisce le procedure per l’affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie definite dall’articolo 14. Le principali disposizioni di questo articolo includono:
- Affidamento Diretto: Per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, le stazioni appaltanti possono procedere all’affidamento diretto, anche senza consultare più operatori economici. È necessario assicurare che gli operatori scelti abbiano documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali, che possono essere individuati anche tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante.
- Affidamento Diretto di Servizi e Forniture: Per servizi e forniture, inclusi quelli di ingegneria e architettura e attività di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, vale un meccanismo simile all’affidamento diretto dei lavori.
- Procedura Negoziata Senza Bando: Questa procedura si applica per lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro, prevedendo la consultazione di almeno cinque operatori economici. Per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino alle soglie dell’articolo 14, si richiede la consultazione di almeno dieci operatori economici. Una procedura simile si applica anche per l’affidamento di servizi e forniture di importo pari o superiore a 140.000 euro.
- Gestione degli Elenchi e delle Indagini di Mercato: Gli elenchi e le indagini di mercato sono gestiti secondo modalità specificate nell’allegato II.1 del codice. La selezione degli operatori economici da invitare alle procedure negoziate non può avvenire tramite sorteggio o altri metodi casuali, a meno che non ci siano situazioni particolari e specificamente motivate.
- Pubblicazione dei Nominativi: Le stazioni appaltanti devono pubblicare sul proprio sito istituzionale i nominativi degli operatori consultati nelle procedure sopra descritte.
- Criteri di Aggiudicazione: Per gli affidamenti menzionati, le stazioni appaltanti procedono all’aggiudicazione degli appalti sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa o del prezzo più basso, salvo eccezioni specificate dall’articolo 108, comma 2
Queste disposizioni mirano a garantire trasparenza e concorrenza nell’ambito degli affidamenti pubblici, stabilendo criteri chiari per la selezione degli operatori economici e per l’aggiudicazione dei contratti.
Cambiamenti Significativi e Innovazioni nel Codice degli Appalti
La circolare introduce modifiche sostanziali nelle procedure sotto soglia, come gli affidamenti diretti e la procedura negoziata senza bando. Queste innovazioni sottolineano l’importanza di considerare non solo il principio di risultato, ma anche altri principi chiave del Codice, primi tra tutti la trasparenza. Viene inoltre ribadita la necessità di ricorrere a procedure selettive pubbliche e di pubblicazione dei bandi, in linea con i principi di concorrenza dell’UE.
- Affidamenti Diretti: Prima delle modifiche, gli affidamenti diretti erano procedure semplificate che permettevano alle entità pubbliche di assegnare contratti senza un processo di gara aperto. La circolare introduce nuove linee guida per queste procedure, mirando a renderle più trasparenti e competitive. Ciò comporta un maggiore esame e valutazione delle offerte, anche per contratti di valore inferiore alla soglia prevista. L’obiettivo è di assicurare che anche gli affidamenti diretti, pur nella loro semplificazione, seguano principi di economicità, efficacia e non discriminazione, al fine di ottenere il miglior risultato possibile con la spesa pubblica.
- Procedura Negoziale Senza Bando: Tradizionalmente, questa procedura è stata utilizzata in situazioni specifiche, dove era giustificato non procedere con un bando pubblico. La circolare, tuttavia, pone nuove condizioni e limitazioni all’uso di questa procedura, enfatizzando la necessità di una maggiore trasparenza e giustificazione nel suo impiego. Le modifiche mirano a garantire che tale procedura sia adottata solo quando strettamente necessario e in piena conformità con i principi di efficienza e trasparenza. Viene inoltre richiesto un maggior livello di dettaglio e chiarezza nella documentazione e nella giustificazione di queste decisioni, per assicurare che ogni scelta sia fatta nell’interesse pubblico e non a scapito della competitività e dell’integrità del processo di appalto.
Queste modifiche rappresentano un tentativo significativo di rafforzare la trasparenza e l’integrità nelle procedure di appalto pubblico, soprattutto in quelle situazioni dove la normativa prevedeva maggiori margini di discrezionalità. L’intento è di allineare le prassi nazionali con gli standard europei di concorrenza e trasparenza, garantendo così una maggiore equità e legalità nell’assegnazione degli appalti pubblici.
Commento di Giuseppe Busìa, Presidente di Anac
Giuseppe Busìa, Presidente di Anac, ha commentato la circolare come un passo indietro del governo, ma anche un progresso significativo. Ha evidenziato la necessità di maggiore trasparenza negli affidamenti diretti e ha sottolineato l’importanza di evitare pratiche che possano danneggiare la qualità e l’integrità dei servizi e delle forniture. Busìa ha anche messo in luce l’importanza della digitalizzazione e della trasparenza nel processo di gara, che non solo aumenta l’efficienza, ma garantisce anche la selezione di imprese migliori e più qualificate.
Verso un Futuro di Maggiore Innovazione e Qualità
In conclusione, le nuove direttive del Codice degli Appalti e la circolare interpretativa del Ministero segnano un passo importante verso maggiore trasparenza e concorrenza. Questi cambiamenti mirano a incentivare le imprese a investire in innovazione e qualità, anziché in relazioni pubbliche, per creare sviluppo e ricchezza nel settore.
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