26 Agosto 2025

La professione del Credit Manager: chi è, cosa fa e come diventarlo

il credit manager a lavoro
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Il credit manager è una figura nuova in Italia ma sempre più richiesta soprattutto in questo difficile periodo di crisi economica in cui i rischi finanziari interessano sia le banche che le aziende. Servono professionisti per fare analisi del credito e dare nuovo slancio alle performance aziendali.

Chi è il Credit Manager

Il Credit Manager (detto anche Customer Risk Manager, Credit Controller o Customer Credit Manager) è una figura sempre più richiesta dalle aziende moderne.
La sua missione è semplice da spiegare ma complessa da gestire: garantire che i clienti paghino le fatture nei tempi previsti, riducendo i rischi di insolvenza e migliorando la salute finanziaria dell’impresa.

Tradizionalmente riporta al CFO (Direttore Finanziario), ma può dipendere anche dalla Direzione Generale o dalla Direzione Amministrativa. Lavora in stretta collaborazione con il team vendite, perché solo se i clienti pagano regolarmente, il fatturato si trasforma in liquidità reale.

In pratica, è il “guardiano del credito” dell’azienda: controlla la solvibilità dei clienti, definisce i limiti di credito, monitora gli incassi e, se necessario, gestisce i contenziosi.

Qual è il ruolo del Credit Manager in azienda

Il ruolo del Credit Manager va ben oltre la semplice finanza. È una figura interfunzionale, ponte tra vendite, amministrazione, legale e direzione generale. Possiamo distinguere due aree principali:

Ruolo di partner commerciale

Il Credit Manager non lavora chiuso in ufficio: accompagna le vendite sul campo, fornisce dati sui clienti e contribuisce alla strategia commerciale.
Il suo obiettivo non è bloccare il business, ma renderlo sostenibile: meglio un fatturato leggermente più basso ma incassato puntualmente, piuttosto che un fatturato record con clienti insolventi.

Ruolo di interfaccia

Il CM diventa un facilitatore tra le diverse aree aziendali: da una parte traduce i numeri per i commerciali, dall’altra porta le esigenze di mercato ai vertici aziendali. È quindi anche un consulente interno e un “diplomatico” capace di mediare tra esigenze diverse.

Obiettivi principali del Credit Manager

Gli obiettivi di un Credit Manager sono chiari: garantire incassi certi e proteggere l’azienda dal rischio credito. Le sue attività si articolano in diversi compiti:

  1. Definizione della politica di credito

    Stabilisce le regole di concessione del credito (importi, scadenze, limiti) e sensibilizza vendite e amministrazione sui rischi dei clienti.
  2. Analisi della solvibilità

    Studia bilanci, indici finanziari e comportamenti di pagamento dei clienti, decidendo quanto fatturato autorizzare.
  3. Redazione di documenti contrattuali

    Collabora alla stesura di clausole contrattuali, termini di pagamento e condizioni generali di contratto.
  4. Gestione del debito

    Monitora gli importi in sospeso, individua insolvenze e collabora con la contabilità per sistemare eventuali errori.
  5. Politica di sollecito

    Stabilisce le regole per il recupero crediti: solleciti, raccomandate, penali, azioni legali.
  6. Gestione del contenzioso

    Decide se e quando portare un cliente in tribunale, monitora i procedimenti legali e gestisce rapporti con studi legali e società di recupero.
  7. Supporto alle vendite

    Forma i commerciali sui rischi di credito, aggiornandoli sulle normative e fornendo strumenti pratici.
  8. Rapporti con fornitori di servizi esterni

    Negozia con banche, società di factoring e compagnie di assicurazione del credito per garantire la liquidità aziendale.

Requisiti e competenze per diventare Credit Manager

Un buon Credit Manager deve avere una combinazione di hard skill (competenze tecniche) e soft skill (qualità personali).

Competenze tecniche

  • Contabilità e bilancio
  • Analisi finanziaria e lettura dei numeri
  • Conoscenze giuridiche in ambito contrattuale
  • Familiarità con software gestionali e strumenti di credit management
  • Padronanza di almeno una lingua straniera (utile in contesti internazionali)

Competenze personali

  • Capacità di negoziazione
  • Comunicazione chiara e diplomatica
  • Gestione dello stress
  • Attitudine al problem solving
  • Leadership e capacità di guidare un team

In sintesi: un Credit Manager deve saper leggere un bilancio, parlare con i clienti, negoziare con le banche e convincere i commerciali… tutto nello stesso giorno.

Formazione necessaria

Per intraprendere questa carriera è generalmente richiesto un percorso universitario in:

  • Economia e Commercio
  • Finanza e Controllo
  • Giurisprudenza (per chi si specializza nella parte contrattuale e legale)

Sempre più aziende cercano candidati che abbiano già esperienze nel settore finanziario, amministrativo o commerciale.

La formazione continua è fondamentale: il mondo del credito evolve con normative, digitalizzazione e strumenti fintech sempre nuovi.

Corsi consigliati

Chi vuole intraprendere la carriera di Credit Manager può rafforzare le proprie competenze con corsi specifici su:

  • Credit Management e Risk Analysis
  • Gestione e recupero crediti
  • Analisi di bilancio e finanza aziendale
  • Negoziazione e soft skills manageriali

Molte business school e società di formazione (tra cui Cegos) offrono programmi dedicati, che possono durare da pochi giorni a master di più mesi.

FAQ sul Credit Manager

Chi può diventare Credit Manager?
Chi ha una laurea economico-finanziaria o giuridica, esperienza in amministrazione o gestione del credito e capacità relazionali.

Quanto guadagna un Credit Manager?
Lo stipendio varia in base all’esperienza e alle dimensioni dell’azienda: in media in Italia parte da 35.000 € annui per profili junior e può superare i 70.000 € per figure senior.

Quali competenze servono per questa professione?
Competenze tecniche (bilancio, finanza, diritto), più soft skills come negoziazione, leadership e comunicazione.

Qual è la formazione più adatta?
Laurea in Economia o Giurisprudenza, integrata con corsi specialistici di Credit Management.

Perché il Credit Manager è sempre più richiesto?
Perché in un contesto di incertezza economica, avere una figura che garantisca liquidità e riduca i rischi di insolvenza è vitale per la sopravvivenza delle aziende.

Il Credit Manager non è soltanto un “contabile del credito”: è un pilastro strategico della stabilità finanziaria di un’impresa.
In un mondo in cui il fatturato non basta più, ma contano soprattutto gli incassi reali, questa figura diventa sempre più centrale.
Chi sceglie questa carriera deve saper bilanciare numeri e relazioni, tecnica e diplomazia, con un unico obiettivo: assicurare il futuro dell’azienda.

 

E tu cosa ne pensi di questa professione? Credi sia utile? Se sei un credit manager raccontaci la tua esperienza. Lascia la tua risposta nei commenti.


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