7 cose che devi sapere sulla Concessione Edilizia
1. Cos’è davvero la Concessione Edilizia (e perché tutti la chiamano ancora così)
C’era una volta la “Licenza Edilizia”. Poi, nel 1977, si trasformò in “Concessione Edilizia”. Infine, dal 2001, ha cambiato ufficialmente nome in Permesso di Costruire. Ma tutti, ancora oggi, continuano a chiamarla concessione edilizia, soprattutto nei documenti comunali, nei cantieri e nei corridoi degli uffici tecnici.
Tecnicamente, oggi, quando parliamo di concessione edilizia, ci riferiamo al Permesso di Costruire, regolato dal DPR 380/2001, il famoso Testo Unico dell’Edilizia.
Questa autorizzazione è rilasciata dal Comune e serve per trasformazioni edilizie importanti: costruire una casa, cambiare la destinazione d’uso di un edificio, fare modifiche strutturali, ampliamenti volumetrici o addirittura urbanizzare un’area.
In breve:
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Licenza edilizia (prima del ’77): gratuita
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Concessione edilizia (dal ’77): con pagamento di oneri
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Permesso di costruire (dal 2001): attuale denominazione
Scopri cosa dicono le persone che hanno provato i nostri servizi.
2. Quando è obbligatoria e quando puoi evitarla
Devi chiederla se:
- Stai costruendo un nuovo edificio
- Fai una ristrutturazione che cambia la volumetria
- Cambi la destinazione d’uso (es. da magazzino a negozio)
- Modifichi la sagoma dell’edificio
- Realizzi una ristrutturazione urbanistica complessa
Queste opere incidono pesantemente sul territorio e devono essere autorizzate dal Comune.
Non ti serve se:
- Costruisci gazebo, tettoie, pergolati o capanni mobili
- Fai lavori senza chiusura volumetrica
- Realizzi costruzioni provvisorie
In questi casi potresti aver bisogno solo della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o della DIA (Dichiarazione di Inizio Attività).
Attenzione: ogni Comune può avere regole leggermente diverse. Informati sempre prima!
3. Chi può richiederla e come fare domanda
Può chiedere la concessione (Permesso di Costruire):
- Il proprietario del terreno o immobile
- Il possessore con titolo valido
- Il titolare di un diritto reale (usufrutto, superficie…)
- Il promissario acquirente (con consenso del proprietario)
Come si richiede?
- Via PEC con istanza firmata digitalmente
- Oppure allo Sportello Unico dell’Edilizia (SUE) del Comune
Serve anche un progetto tecnico redatto da un geometra, architetto o ingegnere, con relazione tecnica, elaborati grafici e dichiarazioni varie.
4. Tempi di rilascio e regola del Silenzio Assenso
Una delle domande più gettonate: quanto tempo ci vuole?
Ecco la linea del tempo tipica:
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60 giorni per l’istruttoria da parte del Comune
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30 giorni per il rilascio del Permesso
- Totale: 90 giorni dalla presentazione della domanda
Ma attenzione: in alcuni casi, se il Comune non risponde entro i termini, scatta il cosiddetto silenzio assenso. Significa che puoi iniziare i lavori anche senza una risposta scritta (salvo casi specifici esclusi dalla normativa).
Contattaci direttamente online per ricevere una risposta immediata,
oppure chiama una delle nostre sedi più vicine.
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5. Quanto costa una Concessione Edilizia (con esempi)
Il costo varia molto a seconda della complessità del progetto, della zona e delle dimensioni dell’intervento.
Le voci di costo sono:
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Onorari del tecnico (geometra, architetto…)
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Oneri di urbanizzazione (per la collettività)
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Costo di costruzione (legato ai metri quadri)
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Spese amministrative (bollati, diritti, marche)
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Fideiussione per oneri di urbanizzazione (se richiesta)
Esempio pratico:
Una nuova villetta di 100mq può costare tra 2.250 € e 6.750 € solo di oneri e diritti comunali.
Scopri cosa dicono le persone che hanno provato i nostri servizi.
6. Dove si richiede e cosa serve davvero
Come già detto, la richiesta si presenta:
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Al Comune di competenza territoriale
- Tramite PEC o allo Sportello Unico dell’Edilizia
Ma attenzione: non basta la carta per iniziare i lavori. Serve il pagamento di:
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Oneri di urbanizzazione
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Costo di costruzione
E in molti casi il Comune chiede una fideiussione a garanzia:
Tipologie di fideiussione richieste:
- Per il pagamento dilazionato degli oneri
- Per l’esecuzione delle opere pubbliche (strade, fognature, illuminazione…)
Queste garanzie sono obbligatorie per poter iniziare i lavori e vanno emesse da una banca o da una compagnia assicurativa abilitata.
7. Concessione scaduta o abusiva? Sanatoria e proroga
Se la concessione è scaduta:
Non puoi completare i lavori. Devi chiedere:
- Una proroga, se non è ancora scaduta del tutto
- Un nuovo Permesso, se è già scaduto
Se hai costruito senza concessione:
Esiste la Concessione Edilizia in Sanatoria, una procedura straordinaria che ti permette di regolarizzare l’abuso se rispetti i requisiti di legge.
Non è un condono automatico: serve un progetto conforme, il pagamento delle sanzioni e degli oneri, e il Comune deve approvarla.
| Cosa | Serve la Concessione? | Note |
| Nuova costruzione | Sì | Sempre |
| Tettoia o gazebo | No | SCIA o DIA |
| Cambio destinazione uso | Sì | Anche se senza opere |
| Capannoni mobili | No | Temporanei |
| Modifica sagoma | Sì | Anche per ristrutturazioni |
Abbiamo diverse soluzioni assicurative per le costruzioni e per gli appalti pubblici:
- Fideiussione per gli acconti al costruttore Dlgs 122/2005
- Polizza CAR cantieri e Car Merloni
- Fideiussione provvisoria per gare d’appalto
- Fideiussione definitiva per gare d’appalto
- Fideiussione per l’anticipazione appalti pubblici e privati
- Fideiussione per rata di saldo
- Fideiussione per svincolo ritenute a garanzia
- Lettera di referenze bancarie Albo SOA