Fideiussioni false: il caso Visenta
In questo articolo affrontiamo un argomento cruciale per chiunque debba presentare garanzie in contesti delicati: le fideiussioni false. Analizzeremo nel dettaglio il caso Visenta, un episodio che ha messo in luce un meccanismo di frode sofisticato, fornendo al contempo strumenti pratici per proteggersi e riconoscere i segnali d’allarme.
Cos’è successo: il caso visenta
All’inizio del 2025, l’IVASS – l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – ha emesso un avviso ufficiale riguardante la commercializzazione di polizze fideiussorie contraffatte. Queste polizze erano intestate a “Visenta Insurance Company Ltd” e “Visenta Försäkringsaktiebolag”.
La compagnia Visenta esiste realmente e ha sede in Svezia, dove è vigilata dall’autorità locale (Finansinspektionen – FI).
È abilitata a operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, inclusa la cauzione.
Tuttavia, l’impresa opera in Italia esclusivamente come “captive” del gruppo Outokumpu.
Ciò significa che, per statuto, offre servizi assicurativi solo alle società interne al gruppo e non a soggetti terzi.
I truffatori hanno sfruttato questa specifica caratteristica, ovvero l’assenza di un sito web pubblico, di un dominio registrato e di un marchio per il mercato aperto, per creare un’infrastruttura di frode.
Sono stati segnalati siti web falsi (comehttps://visenta-insurance.com/) e indirizzi PEC fasulli (visenta@legalmail.it e cauzioni.visenta@legalmail.it) che non sono riconducibili alla legittima impresa svedese.
Scopri cosa dicono le persone che hanno provato i nostri servizi.
Come verificare una polizza fideiussoria
Per evitare di cadere vittima di una truffa, la verifica di una polizza fideiussoria deve essere rigorosa. Un approccio di “due diligence” è essenziale, soprattutto quando si tratta di una compagnia straniera o poco nota.
È fondamentale non fidarsi ciecamente di documenti apparentemente perfetti e controllare sempre prima di accettare una polizza. Una buona pratica consiste nel contattare direttamente la compagnia tramite i suoi recapiti ufficiali, che possono essere trovati sui siti delle autorità di vigilanza, e non quelli indicati sulla polizza stessa.
Si consiglia di contattare anche l’Amministratore Delegato per ottenere una conferma scritta sull’autenticità dei documenti.
Checklist: come riconoscere una polizza vera
Per aiutarti a identificare una polizza autentica, ecco una checklist pratica:
- Verifica dell’impresa emittente: L’impresa deve essere autorizzata a operare in Italia e iscritta negli elenchi ufficiali dell’IVASS o della Banca d’Italia. Controlla se la compagnia è una “captive” e non offre polizze a terzi.
- Dettagli della polizza: Esamina attentamente il documento. Una polizza autentica deve riportare dati specifici e verificabili, come la denominazione completa della compagnia, il numero di iscrizione all’albo IVASS e a quello del paese d’origine, l’importo garantito, la durata, le condizioni di escussione, la firma del rappresentante legale e il timbro della compagnia.
- Verifica con le autorità competenti: Oltre all’IVASS, è consigliabile inviare una richiesta formale di verifica anche all’ente regolatore del paese d’origine della compagnia.
- Diffida dei prezzi troppo bassi: Un costo significativamente inferiore agli standard di mercato è un chiaro segnale di frode. Le polizze valide hanno costi proporzionali all’importo garantito e richiedono una valutazione finanziaria approfondita.
- Documentazione richiesta: Sospetta se vengono richiesti pochissimi documenti per l’emissione, a differenza di quanto farebbe una compagnia autentica per valutare i rischi.
- Canali di emissione: Le polizze contraffatte spesso vengono promosse attraverso siti web, email e intermediari fasulli. Controlla attentamente che i dati di contatto e il sito web corrispondano a quelli ufficiali e verificabili dell’impresa.
- Avvisi ufficiali: L’IVASS pubblica regolarmente avvisi sulle frodi rilevate sul proprio sito web.
Perché è importante: rischi per aziende e privati
Presentare una fideiussione falsa, anche in buona fede, può comportare gravi conseguenze.
Le aziende che utilizzano queste garanzie mendaci rischiano l’esclusione da gare d’appalto e la perdita della cauzione provvisoria.
Vuoi partecipare a una gara con garanzie sicure e riconosciute? Scopri come funziona la fideiussione provvisoria legittima.
Inoltre, l’utilizzo di documenti falsi può portare a denunce penali.
Per tutelarti da problemi legali e rispettare gli obblighi contrattuali, affidati a una fideiussione definitiva regolare.
Contattaci direttamente online per ricevere una risposta immediata,
oppure chiama una delle nostre sedi più vicine.
Tel. +39 055 28.53.13 – Tel. +39 02 667.124.17
Email : info@italiafideiussioni.it
Puoi contattarci anche tramite WhatsApp: +39 339 71.50.157
manda un messaggio, ti risponderemo entro 5 minuti in orario d’ufficio.
Cosa se sospetti una truffa
Se sospetti di essere vittima di una truffa, è fondamentale agire con prontezza.
- Raccogli prove: Conserva tutta la documentazione, inclusi contratti, email e ricevute dei bonifici.
- Avvisa IVASS: Contatta immediatamente l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni attraverso il Contact Center consumatori al numero verde 800-486661.
- Consulta un avvocato: Un professionista specializzato può aiutarti a comprendere i rischi legali e a intraprendere le azioni necessarie per tutelarti e recuperare eventuali somme versate.
Un fenomeno criminale in crescita
Il caso Visenta si inserisce in un fenomeno criminale molto più vasto. Indagini recenti stimano che in Italia circolino fideiussioni false per centinaia di milioni di euro.
Le truffe fanno leva su due promesse che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme: un prezzo estremamente basso e il rilascio immediato della polizza con una minima richiesta di documenti.
Una fideiussione falsa è, in sostanza, una garanzia inesistente, che può esporre la tua azienda a rischi legali e finanziari di enorme portata. Per questo, la verifica è un’azione non solo di buon senso, ma di protezione essenziale.
Dopo il caso Visenta, anche Asito Kapital conferma l’urgenza di controllare sempre l’autenticità delle polizze fideiussorie, leggi l’approfondimento su Asito Kapital.